

Finestre Urbane
Finestre Urbane
dal 6 all’15 aprile
Trento
Nel 1889 l’architetto urbanista Camillo Sitte analizza la composizione interna alle città. Attua un’analisi morfologica con riferimento alla psicologia e percezione dello spazio e alla teoria artistica, con attenzione ai meccanismi di visione della città. Piazze, strade e spazi vuoti sono percepiti in modo differente in base al significato che gli associamo.
Dalla fine degli anni ’60 ad oggi, gli artisti dell’arte urbana si sono dedicati a intere facciate di palazzi, muri e pareti spoglie per farne delle opere che abitano il paesaggio cittadino. Esperienze estetiche offerte allo sguardo di chi osserva.
Arte rivolta a chi la città la vive, un messaggio estetico capace di giungere a un pubblico il più vasto possibile.
In questa cornice, a Trento dal 6 al 15 aprile, tre artisti si dedicheranno a tre diversi spazi della città.
Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 aprile, all’interno dell’Argentario day, Etnik realizzerà la sua opera sul muro del cavalcavia di via Bassano (laterale tangenziale).
Etnik è lo pseudonimo dietro al quale si cela la figura poliedrica di Alessandro Battisti, dagli anni ‘90 uno degli artisti più attivi e completi del writing in Italia, a cui Etnik ha apportato insoliti e personali contributi, scaturiti dalle proprie esperienze, nel campo dell’illustrazione e della scenotecnica. La sua passione per questa disciplina lo porta oggi a realizzare tag bi e tridimensionali con uno stile proprio e riconoscibile, offrendogli l’opportunità di partecipare a grandi eventi pubblici e di collaborare coi migliori writers della scena internazionale. Lo studio del lettering non si limita alla pura ricerca estetica delle lettere ma, dopo vent’anni passati a dipingere spazi urbani di periferia e a cercarne di nuovi, l’artista lo coinvolge nella riflessione sul concetto di “città”, che ne scorge un nuovo punto di vista, fino a farne soggetto principale della sua ricerca pittorica.
Venerdì 6 e sabato 7 a Impact Hub Trentino – in via Sanseverino 95 – l’artista Mr.Fijodor dipingerà i muri del parcheggio.
Mr.fijodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo. Ha provato per anni ad avere una tag come tutti i writers, ma alla fine si è accontentato del suo nome di battesimo. Bambino dalla spiccata vena creativa, ha cominciato realizzando mostri con i mattoncini LEGO e disegnando sui muri della propria cameretta. Negli ultimi anni la sua produzione è stata molto varia, passando dalle installazioni ai murales tematici, ma anche performance e graffiti, di cui si occupa dal ’94. Realizza opere i cui soggetti sono solitamente forme elementari che trasportano messaggi diretti e ironicamente responsabili; alla base una chiave di lettura semplice, per poter sempre dialogare con il fruitore. Molto spesso, i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, usando come arma un sorriso infantilmente stupito e uno stile spontaneo e diretto, libero da elementi tecnici complessi.
Sabato 7 dalle 14 alle 18 a Impact Hub mentre Mr.Fijodor sarà al lavoro ci sarà:
bike trial show con la bmx Fat.One e Andrea Maranelli.
DJ set Everest Parisi.
Birrificio Barbaforte
Interact hub, Nuove suggestioni spaziali con Acropoli.
Sabato 14 e domenica 15 aprile, Dado darà sfogo alla sua creatività sul muro nell’area ex Sit in intervento di formazione-azione condiviso con il Tavolo Street Art, per contrastare il vandalismo, educare alla legalità e alla cura del bene comune attraverso interventi di estetica urbana.
Alessandro Ferri, Dado, nato a Bologna nel 1975 è uno degli storici writer italiani di fama internazionale. Dagli anni 90 la sua ricerca stilistica s’incentra sulla poetica della linea. Il writing è la disciplina attraverso cui Dado unisce gli studi classici del disegno, alla grafologia e la poetica della strada. Scrivere disegnando e disegnare scrivendo. Nelle sue composizioni gli elementi che formano le lettere del suo nome, sono da lui orchestrati come strumenti musicali nell’esecuzione di un brano. Oltre a viaggiare in tutto il mondo con le sue opere, il suo approccio al writing è tale da essere invitato come relatore in vari atenei universitari, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Università di Padova, Venezia e Trento. Nel 2015 pubblica il trattato “Teoria del Writing” in cui racchiude oltre dieci anni di studi teorici della disciplina con rigore scientifico. Tra le esposizioni degli ultimi anni: la Tour 13 a Parigi, Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la Biennale d’Arte di Nanjiing (Cina), il PAC di Milano, la Scala Mercalli a Roma. Nel 2016 è chiamato dall’Arae Educazione del Mart a tenere un ciclo di workshop. L’anno successivo, in collaborazione con Il Mart e la Biblioteca Civica, presenta il suo libro a Rovereto.
Il progetto dell’associazione culturale The Hub Rovereto, in partnership con le associazioni Tavi Macos, Tremembè Onlus e il Tavolo della Street art coordinato dal Comune di Trento, Turismo e Politiche Giovanili, con la collaborazione di 100ne, mira a far avvicinare la cittadinanza al “writing” come fenomeno capace di attivare energie nascoste nella comunità, mezzo di riqualificazione urbana e linguaggio artistico capace, in alcuni casi, di diventare una vera e propria professione.
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