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Diciottocchi exhibition

Date
Nov 6th - Dec 10th
Time
14:00 - 17:00
Location
Impact Hub Trento
Price
Free

Lago Film Fest e Impact Hub Trento presentano:

DICIOTTOCCHI EXHIBITION

nove giovani illustratrici italiane

 

@ Impact Hub Trento

dal 6 novembre al 10 dicembre

in collaborazione con Lago Film Fest

 

Si chiamerà DICIOTTOCCHI EXHIBITION ed è un progetto in collaborazione con Lago Film Fest, festival internazionale di cinema indipendente, che da tredici anni porta a Lago (piccolo borgo in provincia di Treviso) il meglio della creatività europea.

 

La mostra (dopo la prima tappa milanese al D.a.t.e. Flagship Store in occasione della settimana della moda), che a Impact Hub Trento, sarà l’occasione per scoprire le nove giovani illustratrici protagoniste dell’edizione 2017, una selezione di inediti tutta al femminile: Claudia Bernardi, Anna Sandri, Debora Guidi, Livia Rescigno, Nadia Pillon, Benedetta C. Vialli, Laura Savina, Silvia Reginato e Silvia Bellè.

 

Sul progetto Diciottocchi:

Torna a Lago Film Fest per l’ottavo anno consecutivo l’ambizioso progetto DICIOTTOCCHI. Il progetto si concentra sul mondo dell’illustrazione: 9 punti di vista liberi e coraggiosi, che hanno vissuto da dentro il festival dall’alba al tramonto, confrontandosi ogni giorno tra loro e condividendo il materiale prodotto . Ne è uscito un racconto collettivo del festival, tutto al femminile, ad alto contenuto emozionale: un’onda visionaria che vi raggiungerà, ovunque voi siate.

L’opportunità di vivere dall’alba al tramonto il Festival e raccontarne l’esperienza attraverso la propria visione creativa. Una sola regola da seguire: libertà assoluta.

Ecco spiegato Diciottocchi, l’ambizioso progetto di storytelling creativo targato Lago Film Fest, nato nel lontano 2010 da un’idea di Mattia Della Libera. Nove i giorni di Festival, nove gli artisti in residenza, nove i punti di vista inediti, innovativi e spontanei chiamati a produrre un racconto collettivo ad alto contenuto emozionale.

Inizialmente rivolto a illustratori, fotografi, videomaker e sound designer, il progetto nasce dalla necessità di creare un libero momento di condivisione per giovani artisti emergenti, chiamati a sperimentare prospettive insolite vivendo il Festival da una posizione privilegiata, quella dell’”osservatore interno”. Aguzzare gli occhi quindi, diciotto appunto, per ricostruire in modo del tutto personale giornate dense di stimoli, assorbendo gli impulsi dall’esterno per trasformali in qualcosa di nuovo.

 

Dopo un’importante mostra, “I linguaggi della percezione”, che racconta i primi sei anni di vita del progetto, nel 2016 Diciottocchi corregge la rotta e si apre esclusivamente al mondo dell’illustrazione. Una chiamata alle matite analogiche e digitali per la creazione di una cronaca per immagini, un’ondata di colore dirompente che intende supportare la legittimazione dell’illustrazione come arte a tutti gli effetti. Un cambio di rotta importante, che conferma Lago Film Fest incubatore di tendenze e di talenti, alla ricerca costante di nuove chiavi di lettura.

 

Conclusa lo scorso luglio, l’ottava edizione del Progetto, tutta al femminile, ha visto protagoniste nove talentuose illustratrici provenienti da tutta Italia, dal Trentino Alto Adige alla Campania, già fortemente attive nella scena creativa contemporanea.

Benedetta Vialli nasce tra le Alpi del Trentino ma presto si trasferisce nella laguna veneta. Disegna da prima di aver imparato a parlare e continua tutt’oggi principalmente in digitale. Ha rappresentato i tre elementi che hanno 2caratterizzato la sua esperienza a Lago: l’anima, il rosso, il silenzio.

Benedetta Vialli

Debora Guidi, romagnola d’origine, dopo aver lavorato per varie pubblicazioni in magazine e progetti collettivi, il prossimo novembre pubblicherà il suo primo albo illustrato per l’infanzia, edito da Kalimat Ed.

Ha posto l’accento sul “chi” piuttosto che sul “che cosa” o sul “dove”, con l’intento di incuriosire chi guarda, senza svelare troppo.

Debora Guidi

Nadia Pillon nasce a Padova dove vive e lavora collaborando in numerosi progetti e festival. Nonostante prediliga la tecnica digitale, le piace sperimentare materiali e mezzi espressivi diversi. Solitamente utilizza colori brillanti e audaci ma ha deciso di “parlare” del Festival in bianco e nero raccontandolo come luogo senza tempo.

Nadia Pillon

Silvia Reginato, vicentina d’origine, mescola tecniche tradizionali e digitale, variando dall’illustrazione per l’infanzia alle locandine di eventi. Ha raccontato Lago attraverso i due strumenti principali utilizzati, gli occhi e le mani, che reso protagoniste delle sue illustrazioni.

Silvia Reginato

Livia Rescigno in arte “Resli Tale”, di Napoli, lavora principalmente a matita e mantiene la sua libertà analogica anche quando finalizza in digitale. Ha raccontato la sua esperienza tratteggiano il mondo onirico che racchiude, secondo lei, il Festival.

Resli Tale

Laura Savina nasce tra le colline boscose dei Castelli Romani e definisce il suo lavoro come una ricerca di equilibrio tra forme accidentali. A Lago ha ricercato il bosco e da lì ha fatto nascere il punto di vista che ne racconta l’esperienza.

Laura Savina

Claudia Bernardi in arte “glavdja”, originaria di Lago, vive e lavora a Milano collaborando con numerose realtà editoriali. È spesso alla ricerca dello sbagliato, del brutto, del controverso e della provocazione e a livello tecnico predilige tecniche manuali come la pittura acrilica. Ha creato un foglietto illustrativo del Festival affermando che ” nessuna rana è stata maltrattata durante la realizzazione”.

Claudia Vialli

Anna Sandri, nasce in Piemonte ma vive a Milano dove studia e lavora. Le sue illustrazioni sono caratterizzate da uno stile vivace e naïf. Il lavoro presentato prende spunto dall’universo temporale autonomo che sembra crearsi durante il Festival: i suoi riti, le sue scene più o meno ripetitive, il rumore, il silenzio e il lago.

Anna Sandri

Silvia Bellè, di Vittorio Veneto, lavora principalmente nella moda come pattern designer. Le illustrazioni create traducono Lago in una stampa per tessuti.

Silvia Bellè

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