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Qui Pop Work

Date
Oct 7th
Time
9:00 - 18:00
Location
Impact Hub Trento
Price
Free

QUI POP WORK – ILLUSTRAZIONE IN PROSA

Associazione > traduzione > illustrazione > emozione

Tradurre una associazione di pensiero in illustrazione, sperimentare metodi per rappresentare l’equivocabile in modo visivamente tangibile, inequivocabile.

Il linguaggio visivo è una modalità universale per la trasmissione di informazioni, permette soprattutto di esprimere in modo diretto concetti anche complessi.

Il testo DESCRIVE, l’illustrazione invece RAPPRESENTA, in modo tutt’altro che arbitrario.

Programma

Il workshop comprenderà una parte di introduzione teorica e una parte pratica con esercitazioni relative al metodo di pre-produzione di una illustrazione, ovvero:

Come traduco una particolare associazione di pensiero, un concetto O UNA ASTRAZIONE MENTALE IN IMMAGINE ILLUSTRATA?

In una terza parte finale ci sarà un momento di condivisione degli elaborati, discussione e confronto.

Destinatari

Il Workshop è rivolto a illustratori, appassionati, studenti di comunicazioni visive

Quando

Sabato 7 ottobre dalle ore 9 alle 18

(8 ore workshop)

Dove

A Impact Hub Trentino, a Trento, in via Sanseverino 95

Come iscriversi

Per iscriversi è necessario compilare il modulo sul sito in questa pagina

La quota di partecipazione è di 78€

Il corso sarà attivato con un minimo di 10 partecipanti

Cosa portare

Blocco su cui poter disegnare

Materiale per appunti e schizzi: matite, penne, pilot, matite colorate

Un portatile o tablet con possibilità di connettersi a internet / wifi

I docenti

Andrea Bettega / Martina Lorusso / Andrea Rubele

Andrea Bettega nasce, vive e lavora nel vicentino, dove fonda assieme a due colleghi una agenzia
di comunicazione (Juta Studio).
Il percorso iniziato dal liceo artistico Martini, proseguito poi con una laurea in disegno industriale e
una specialistica in comunicazioni visive presso lo IUAV di Venezia lo porta a nutrirsi di immagini
ogni giorno fno a incontrare l’amore per l’illustrazione
Parallelamente al proprio lavoro in agenzia realizza in modo costante progetti personali illustrati,
uno tra tutti una serie di biglietti da visita immaginari per grandi personaggi della letteratura che
viene pubblicato da Wired Italia nell’agosto del 2016
Con Juta Studio negli ultimi anni cura gran parte della documentazione e comunicazione visiva su
web di Illustri Festival, la biennale ormai punto di riferimento del settore dell’illustrazione editoriale
in Italia.

Momusso è il nome d’arte di Martina Lorusso.
Intraprende gli studi di Grafca Pubblicitaria nel 2009 frequentando l’istituto Casagrande di Terni
fno a completare la sua formazione a Verona nel 2017 con una laurea allo IUSVE.
Incontra l’ illustrazione non sapendo assolutamente disegnare e proprio grazie a questa iniziale
mancanza trova dentro di sè la tenacia per provarci
Lavora realizzando illustrazioni e grafca per numerose realtà legate al mondo della musica, una
fra tutte Garrincha Dischi, progetta il merchandising per “Una Somma di Piccole Cose tour” di Niccolò
Fabi, svolge un tirocinio all’agenzia di comunicazione Better Days tramite cui realizza progetti
per le piattaforme Dailybest e rockit.it, realizza le grafche della rassegna musicale milanese “IDAYS”
che ha ospitato grandi nomi della scena musicale come Radiohead, Linkin Park, Justin Bieber
ecc.
Partecipa a mostre ed eventi come Paratissima a Torino esponendo il suo progetto del “Vocabolario
Sentimentale”: creazione di nuovi idiomi e illustrazioni per esprimere emozioni diffcili da defnire
e identifcare nella lingua italiana.
In aprile 2017, in collaborazione con LGBT+ del Politecnico di Milano, realizza una mostra a Milano
sul “Vocabolario Sentimentale” dal nome “Liberamasi” a favore dell’accettazione personale e
sociale della scelta del proprio orientamento sessuale.
A giugno 2017 insieme ai grafci Andrea Bettega e Andrea Rubele co-organizza la prima edizione
della mostra “QUI POP QUO – Malintesi illustrati e neologismi pop” a Vicenza.

Andrea Rubele è laureato in Comunicazione Integrata e Design. Lavora come creativo nell’agenzia Veronese
Bentobox.pro, dove si occupa di comunicazione nel mondo digitale.
Ad affancare la sua carriera da designer, c’è la passione per l’insegnamento che lo ha portato a diventare
docente di Visual Storytelling e Infographic Design presso l’università IUSVE di Verona.
Lo stile dei suoi lavori, se pur non ancora ben defnito, presenta una costante ben precisa: la ricerca
della sintesi, della geometria delle forme, del paradosso e della metafora visiva.

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