Mi chiamo Eugenio, abruzzese espatriato a Trento ormai da un paio di anni, dopo un periodo di “nomadismo” iniziato una volta conclusa l’università, e che ha compreso nelle sue tappe Londra, Milano, Roma e Madrid.

Ormai da svariati anni mi occupo della sezione linguistica del dipartimento di Ricerca e Sviluppo di una delle principali aziende in ambito traduzione e localizzazione, Lionbridge.

Con l’azienda attuale, nel 2012, attività che si è protratta (a parte una breve interruzione di pochi mesi nel 2016) fino ad oggi. In precedenza, ho lavorato in altre aziende del settore e anche in altri ambiti, anche se per brevi periodi: ho fatto il traduttore in-house, ricerche di mercato, game tester, ecc.

A essere onesto il primo movente che mi ha portato a Impact è stato quello economico: ho colto al volo una promozione lanciata a gennaio per chiunque si fosse iscritto tra quel mese e il successivo, e quindi ho deciso di fare una prova. Archiviato il lockdown (almeno per ora…), ho ricominciato a frequentare Impact perché mi trovo bene, ho conosciuto gente interessante e simpatica, lo trovo pratico e funzionale, e poi dista solo mezz’ora a piedi da casa mia.

Nel mio lavoro combino tanto un lavoro di gestione e progettazione (di altri colleghi ma anche di attività e operazioni) così come di analisi dati, soprattutto da un punto di vista linguistico. Sono anche l’interfaccia di riferimento per quanto riguarda il rapporto con gli utenti finali di un particolare software per il controllo qualità, così come, quando è necessario, il punto di collegamento tra i team di progetto e i clienti. Insomma, il mio team intero, un po’ come il personaggio di Pulp Fiction, risolve problemi.