Giovedì 19 Settembre alle ore 18.30 presso lo spazio di Impact Hub Rovereto è stata ospitata una tappa, in anteprima nella regione Trentino, di “Cucinare in massima sicurezza”, un libro a cura di Matteo Guidi, edito quest’anno da Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, e una mostra di disegni di Mario Trudu a cura di Gino Gianuizzi dello spazio Neon campobase di Bologna. L’inaugurazione della mostra presso lo spazio di Impact Hub Rovereto è stata accompagnata dalla presentazione del libro in compagnia di Matteo Guidi, il quale ha dialogato con Gino Gianuizzi (curatore indipendente).

“Il libro, ideato e scritto con persone detenute nelle sezioni di Alta Sicurezza delle carceri italiane, e i disegni che illustrano ricette e utensili, spiegano i metodi usati nelle celle per cucinare con le poche risorse disponibili. In ogni ricetta, prima ancora della lista degli ingredienti, c’è quella degli strumenti per realizzarla. Gli utensili da cucina, che nei ricettari sono solitamente omessi, diventano qui il filo conduttore dell’intero lavoro, dove si descrive sia la loro costruzione che l’utilizzo. Oggetti semplici, che acquistano nuovo valore: un manico di scopa diventa un matterello, i lacci delle scarpe legano la pancetta arrotolata per la stagionatura, il televisore facilita la lievitazione del pane o della pizza, l’armadietto o lo sgabello sono trasformati in un buon forno. Nella cornice della cucina il libro e la mostra rileggono le difficoltà della vita da reclusi, ma anche le capacità e l’impegno spesi per migliorare la scoraggiante esperienza della detenzione, se non altrove, almeno a tavola”. Un libro concepito nel 2009 con un gruppo di persone detenute nella sezione di Alta Sicurezza della Casa di Reclusione di Spoleto e sviluppato nel corso di tre anni coinvolgendo persone detenute anche in altre carceri di massima sicurezza d’Italia. Matteo Guidi, curatore del libro, è un artista con una formazione in comunicazione visiva ed etno-antropologia che focalizza la sua ricerca sulle azioni pratiche quotidiane osservate in situazioni di forzata esclusione sociale e in ambienti caratterizzati da alti livelli di controllo sulla persona. I disegni del libro in mostra, sono realizzati a penna a sfera nera su carta da Mario Trudu, persona detenuta nella Casa di Reclusione di Spoleto. Mario Trudu, nato nel 1950 in Sardegna, prima della sua carcerazione era allevatore. Arrestato nel 1979, è detenuto da quasi 32 anni, interrotti da 10 mesi di latitanza. Oggi si trova nella sezione di Alta Sorveglianza del carcere di Spoleto. La mostra raccoglie le tavole originali messe insieme da Gino Gianuizzi, curatore indipendente da sempre impegnato in progetti che indagano la questione dell’arte nel contesto pubblico e nasce dalla volontà di presentare il libro anche fuori dal circuito delle librerie per  dare visibilità alle doti nascoste dalle mura delle carceri. L’esposizione, che nel corso del 2013 toccherà 10 città italiane, è alla sua settima tappa, dopo Trieste, Milano, Firenze e Torino.

 

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