Salotti Urbani
Un vinile gira sul piatto e, all’ora dell’aperitivo, nel salotto creato nel centro storico di Rovereto si chiacchera di musica mentre si ascoltano brani shoegaze, new wave e si gustano i testi dei grandi compositori rock.
Impact Hub ripropone, dopo il grande successo delle prime tre stagioni, “Salotti urbani” gli appuntamenti musicali e culturali curati dal giornalista, musicista e critico musicale Giuliano Lott.
Musica a chiacchiere per raccontare in poco più di un’ora la più recente cultura musicale. Brani selezionati e diffusi tramite da giradischi e cdplayer si alterneranno durante un conviviale dibattito all’aperto.
Per i salotti si propongono quattro giornate, organizzate in collaborazione con il Comune di Rovereto e inserite nel programma di “Rovereto estate”, il mercoledì sera dalle 18.30, a partire dal 24 giugno nel salotto creato in centro città in Largo Vittime delle Foibe.
In caso di pioggia l’appuntamento si sposta all’interno di Impact Hub in via delle Scuole 24.
Ecco il programma degli appuntamenti
#1
mercoledì 24 giugno
IL FENOMENO SHOEGAZE, il fenomeno noise e chitarristico che a cavallo degli anni Ottanta e Novanta dai pionieri Jesus and Mary Chain attraverso bands come My Bloody Valentine, Loop, Curve e altri ha imposto una rivalutazione dell’avanguardia sixty, dei Velvet Underground e riscrivendola con alla base un un concetto dream pop molto britannico.
#2
mercoledì 1 luglio
AMERICAN WAVE, dai Devo ai Talking Heads, da Akron a New York, una scarica elettrica ha rivitalizzato la scena Usa già sul finire degli anni Settanta; dopo la scintilla punk dei Ramones, avevano iniziato a suonare i creativi, gli intellettuali, gli aspiranti designer, mescolando semplicità con avanguardia, creando un suono pop che ha innovato il gusto e lo stile di un decennio e influenzato quelli a venire. Un compendio di New Wave made in Usa.
#3
mercoledì 8 luglio
SERGE GAINSBOURG E ALL’ARTE DI DESTARE SCANDALO. Chi non è francese o francofono difficilmente coglie appieno la figura di Gainsbourg, o Gainsbarre, come chiamava il proprio alter ego dissoluto. Ha attraversato quasi mezzo secolo con la sua musica, rinunciando ad affermare uno stile preciso, ma passando dal criminal jazz degli anni ’50 al mambo, al pop al rock, fino al reggae, “marchiandoli” con il suo inconfondibile stile. Ha scritto successi per molte starlettes francesi, inserendo consapevolmente versi equivoci..
Ha contraddistinto la propria carriera con la voglia di scandalizzare il pubblico anziché compiacerlo, parlando soprattutto di sesso in maniera esplicita e facendosi bandire dalle radio nel 1969, per la celebre “Je t’aime, moi non plus”. Ha scritto improbabili sceneggiature e romanzi brevi dedicati alla petomania e altre inconfessabili funzioni corporali, arrivando a indignare l’esercito del suo Paese per la propria versione “reggae” della Marsigliese.
#4
mercoledì 15 luglio
RANDY NEWMAN, PIU’ IRONICO DELL’OBLIO: una carrellata su uno dei grandi e misconosciuti (in Italia) compositori rock e pop di sempre, raffinatissimo provocatore e talmente ironico nei testi da venire spesso equivocato. Classe 1943, protagonista del nuovo cantautorato amercabo anni Settanta, rimane un maestro di stile, anche nelle ultime versioni pianistiche dei suoi successi (spesso resi celebri da altri performer) pubblicate a distanza di anni, Songbook vol.1 e 2.
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