Salotti Urbani #2
Salotti Urbani
Musica e chiacchere
in un insolito salotto nel centro storico di Rovereto
mercoledì 12 luglio 2017
Centro storico di Rovereto
Musica a chiacchiere per raccontare, all’ora dell’aperitivo la storia più recente della cultura musicale internazionale. Brani selezionati e diffusi grazie a vinili che girano su un giradischi si alterneranno durante un conviviale dibattito all’aperto.
Impact Hub Trentino ripropone, dopo il grande successo delle prime quattro stagioni, gli appuntamenti musicali e culturali curati da Giuliano Lott, giornalista, musicista, critico musicale.
Il salotto sarà allestito nella piazzetta all’incontro tra Via Rialto e Via Valbusa Grande.
In caso di pioggia l’evento si svolgerà all’interno di Loco’s Bar.
In quattro appuntamenti sono ideati e curati da Impact Hub Trentino
Si ringrazia il Loco’s Bar
Mercoledì 12 luglio
LEONARD COHEN, TUTTO IN UNA SOLA PAROLA
Canadese, classe 1934, figlio di uno scrittore talmudico, Cohen è nato poeta e scrittore prima ancora di diventare, su consiglio dell’amica e collega Judy Collins, il cantautore forse più influente e apprezzato della sua generazione e anche delle generazioni successive che a lui si sono ispirate (come ad esempio Suzanne Vega o Nick Cave). Autore di una memorabile trilogia di album tra il 1967 e il 1971 (“Songs of Leonard Cohen”, “Songs from a room” e “Songs of love and hate”) ha toccato nella sua lunga carriera, terminata con lo splendido “You want it darker” uscito lo scorso ottobre (poche settimane prima di morire lo scorso 7 novembre, all’età di 73 anni) temi scomodi per il pop estabilishment come il sesso, la religione, l’aborto, la depressione, la follia, la giustizia sociale, accostandoli con una capacità di sintesi intellettuale e di approfondimento tematico unica, anticonformista e a tutt’oggi ineguagliata.
Gli altri appuntamenti
Mercoledì 19 luglio
WOMEN IN ROCK
La voce femminile ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella musica, dalla lirica al pop. Ma solo dagli anni 60, grazie all’esempio di personalità fortissime come Joni Mitchell, Carole King e Laura Nyro, si è sviluppata una capacità autoriale autonoma, finalmente libera dalle necessità ammaliatrici dell’interprete, che poggiavano invece la propria carriera sull’abilità compositiva di affermati autori, inderogabilmente maschi. Negli anni 70 sono esplosi talenti naturali come Patti Smith, Rickie Lee Jones e altre cantautrici che hanno trasformato in maniera profonda la percezione delle donne in un ambito prettamente maschile (e maschilista) come il rock anche davanti al grande pubblico. Attraverso le loro storie e i loro dischi, ricostruiremo il complesso percorso che ha modificato il ruolo della donna da semplice interprete ad autrice a tutto tondo, capace di trasmettere una sensibilità differente attraverso elevatissimi picchi di creatività.
Mercoledì 26 luglio
XTC, ESTASI DEL POP
Per i fan, la band di Swindon – uno dei quartieri meno alla moda di Londra – rappresenta con buona approssimazione una storia alternativa dei Beatles: se i fab-four non si fossero sciolti nel 1970, forse avrebbero prodotto melodie intricate e perfette come gli XTC. Nati in piena esplosione punk e associati a torto a quella scena, hanno debuttato nel 1977, poco più che ventenni, con un folgorante album che si chiamava “White music”. Da qui, attraverso una fortunosa hit come “Making plans for Nigel”, si sono affermati come una delle più interessanti band New Wave, incidendo una serie di dischi fondamentali come “Drums and wires”, “Black Sea” e il capolavoro “Skylarking”, che forse più degli altri mette in luce la capacità di scrivere canzoni impeccabili affondando le radici nella tradizione pop britannica con uno squisito gusto per il citazionismo: nelle loro produzioni emergono echi dei Kinks di Ray Davies, del Merseybeat ma anche della psichedelia sixty, alla quale si dedicarono con il nome fittizio di Dukes of the Stratosphear, mantenendo un livello compositivo a livelli talmente vertiginosi da rivaleggiare alla pari con la coppia Lennon-McCartney
See other Events