Salotti Urbani > Alex Chilton, a man called distruction
Musica a chiacchiere per raccontare, all’ora dell’aperitivo la storia più recente della cultura musicale internazionale. Brani selezionati e diffusi grazie a vinili che girano su un giradischi si alterneranno durante un conviviale dibattito all’aperto.
Impact Hub ripropone, dopo il grande successo delle prime tre stagioni, gli appuntamenti musicali e culturali curati da Giuliano Lott, giornalista, musicista, critico musicale.
Il salotto non sarà allestito là dove ci siamo abituati a ritrovarlo ogni estate (in Largo Foibe). Poltrone e giradischi si addentrano nel centro storico di Rovereto. Le note riecheggeranno in un altro angolo, nella piazzetta all’incontro tra Via Rialto e Via Valbusa Grande.
I tre appuntamenti – organizzati in collaborazione con l’ufficio cultura e sport del il comune di Rovereto e con il Loco’s bar – sono in programma dal 22 giugno al 6 luglio, il mercoledì alle 18.30. Indagheranno successi e insuccessi di Alex Chilton, la stagione tra punck e technopop e, nell’anno della sua dipartita, ci sarà un atteso ricordo di David Bowie.
mercoledì 22 giugno
ALEX CHILTON, A MAN CALLED DISTRUCTION
Nato a Memphis, nella culla della black music, popstar acclamata a soli 17 anni come cantante dei Box Tops sul finire degli anni 60, Alex Chilton ha ben presto rimesso in gioco la propria carriera attraverso una fragorosa serie di insuccessi. A partire dalla parabola dei Big Star, che con tre controversi dischi pubblicati tra il 1972 e il 1978, hanno inventato il cosiddetto “power pop” anticipando e influenzando il rock alternativo degli anni 80 e 90, fino alla sua discontinua ma straordinaria attività di produttore per grandi bands psychobilly quali Cramps e Tav Falco’s Panther Burns.
Gli altri appuntamenti in programma:
mercoledì 29 giugno
DAL POST PUNK AL TECHNOPOP
Una ricognizione sulla brevissima stagione seguita all’esplosione punk che ha trovato una via d’uscita al nichilismo iconoclasta creando suoni innovativi, alternativi (o addirittura sostitutivi) al mainstream e che sapessero essere al tempo stesso accessibili e “popolari”, con la volontà di rivoluzionare i gusti e il music business nel sogno idealista di portare finalmente la qualità nelle top ten. Grossomodo dopo il 1984, l’industria musicale avrebbe colto l’occasione per sfornare decine di meteore, teen-idols e boy band costruite “in laboratorio” con il solo scopo di ingrassare le etichette musicali e i loro fatturati, addomesticando la rivoluzione punk e post punk a puro fenomeno commerciale.
mercoledì 6 luglio
HOMAGE TO DAVID BOWIE
Sul personaggio Bowie, scomparso di recente, è stato raccontato di tutto. Meno attenzione è stata forse tributata alle sue canzoni, eccezion fatta per le hit che ne hanno costellato la carriera. L’omaggio abbraccerà il suo periodo creativamente più ispirato, dal 1966 al 1980, attraverso gli anfratti meno noti della sua sterminata produzione che ha anticipato di anni mode e gusti divenuti popolari.
In caso di pioggia l’evento si svolgerà all’interno di Loco’s bar.
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