Venerdì 15 febbraio alle ore 18.00  presso il Teatro Miotto di Spilimbergo (PN) è stato presentato il libro “Io Credo” scritto da Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza e curato dalla giornalista Marinella Chirico. L’evento sarà organizzato in partnership con: Ediciclo, Cooperativa sociale Itaca, FAB, Edit Eventi, Associazione Il Caseificio e The Hub Rovereto.

Da una parte una scienziata atea che sostiene che la Chiesa come istituzione troppo spesso allontana dalla religione e che Gesù è stato il primo socialista della storia. Dall’altra un prete laico cha sostiene che la Chiesa dovrebbe essere Chiesa dei poveri e dovrebbe accogliere tutti, senza chiedere il passaporto a chi è eterosessuale, omosessuale, a chi è separato, divorziato, extracomunitario o uscito dal carcere. Sarà una serata densa di stimoli oltre che di contenuti quella di venerdì 15 febbraio alle 18 al teatro Miotto di Spilimbergo (ingresso libero): Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza presenteranno il libro Io credo, edito da Nuovadimensione, che in pochissimi mesi è già arrivato alla terza ristampa. Relatori Marinella Chirico (che è anche autrice dell’opera), giornalista Rai, e Fabio Della Pietra, giornalista.

Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete è un dialogo a cuore aperto, una conversazione a due voci che per la serata di Spilimbergo è riuscito a coinvolgere un ampio partenariato organizzatore: FAB – Faber Academy Box, associazione Folkgiornale, Nuovadimensione, Cooperativa sociale Itaca, associazione Il Caseificio e The Hub Rovereto. Costruire un altro mondo è possibile, ne sono convinti Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza, che, pur partendo da posizioni apparentemente lontane, si incontrano più volte all’interno del libro. Su un obiettivo di fondo, anzitutto, proporre un modello di mondo fondato su un’etica laica e universale, coerente, un mondo basato su valori come il rispetto, la giustizia, la reciprocità, la legalità. Un mondo che sia inclusivo e aperto a chiunque. Nelle 170 pagine del libro, il confronto tra la Hack e Di Piazza scorre su temi quanto mai attuali: i due parlano del senso della fede oggi, ma soprattutto di etica e di valori umani, scoprendosi oltremodo simili tra loro; si interrogano sui temi fondamentali del vivere quotidiano quali il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell’amore, la vita e la morte, l’impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Con sensibilità e rispetto per le reciproche posizioni affrontano argomenti delicati e controversi, come il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della Chiesa, gli stili di vita, la sessualità, proponendo risposte che possono essere terreni di incontro e di scambio fecondo.